Una meta italiana per vivere una vacanza all’insegna del mare, del relax, del divertimento e della pesca. Persone cordiali e disponibili, una cucina sublime.
• Luciano Pau
La Puglia è una delle regioni più belle del nostro territorio. Occupa la parte più orientale a sud dell’Italia ed è bagnata da due mari: quello Adriatico a est ed a nord, mentre a sud domina il mar Ionio. La Puglia ha quale capoluogo di provincia Bari, cui si aggiungono le province di Foggia, Barletta-Andria-Trani, Taranto, Brindisi e Lecce. Le coste si affacciano sul fronte estero sull’Albania, da cui distano nel punto più vicino circa 70 chilometri, e sulla Grecia, dalla cui Isola di Fanò (Othoni), distano circa 80 chilometri. Dopo aver visitato in passato la parte sud di questa regione, in particolare l’area di Otranto e di Gallipoli, quest’anno ho fatto rotta (per modo di dire visto che ero in auto) verso la parte a nord, quella garganica, il cosiddetto “sperone d’Italia” per la conformazione del suo promontorio, e più specificatamente ho fatto base a Vieste. Un’area geografica di mare, ma anche di terre, boschi e vegetazione grazie alla presenza del Parco Nazionale del Gargano e della Foresta Umbra, il cui nome non deve confondere, in quanto nulla ha a che vedere con l’Umbria, bensì significa in pugliese “ombreggiata” vista la folta vegetazione che la caratterizza. Per chi decide di venire a Vieste tante sono le cose da poter fare. A cominciare dal rilassarsi al sole, sulle tante spiagge (molte libere) presenti sul litorale, sia a nord in direzione Peschici e Rodi Garganico, che verso sud, in direzione Manfredonia. Per chi predilige il comfort, tantissimi anche gli stabilimenti balneari curati nel dettaglio, dai prezzi solitamente onesti ed in particolare molti pet-friendly, perchè qui gli amici a quattro zampe sono ben accetti quasi ovunque. Se si è amanti delle escursioni via mare poi c’è solo l’imbarazzo della scelta. Non serve possedere una barca o un gommone. Ovunque troverete pubblicità di noleggi che praticano l’affitto per mezza giornata o per la giornata intera di unità da diporto con e senza patente, con e senza comandante, ma vengono offerte anche tante escursioni organizzate con barconi locali. Costeggiando in particolare verso sud, direzione Manfredonia, ci si imbatte in scenari naturali di straordinaria bellezza e suggestione. Io ho fruito di un’imbarcazione messami a disposizione da Vieste Ormeggi, una struttura decisamente attrezzata ed efficiente all’interno del porto turistico, con pontili in grado di ospitare anche yacht importanti, con tutti i tipi di servizi per le imbarcazioni e con un efficiente servizio a terra, a qualunque ora del giorno e parte della notte. Basta chiamare per trovare riscontro ed assistenza. La struttura ingloba anche Il Capriccio, un ristorante che va assolutamente provato, sia per le prelibatezze che è in grado di offrire in un ricco menù, tra cui crudi di mare sublimi capeggiati dai qui tanto famosi, ed a ragione, ricci di mare, che per la location, che di sera si estende sin sui pontili di Vieste Ormeggi, regalando una cena romantica direttamente sul porto. Qui oltre a cene si consumano aperitivi, Happy Hour, o ci si siede confortevolmente all’esterno dopo il rientro in porto per rilassarsi.
Ma torniamo al mare. Usciti dal porto direzione sud, con il suo inconfondibile faro proteso sul mare, inizia un tratto di costa sabbioso nell’area di Pizzomunno, dov’è possibile ammirare anche un bellissimo e suggestivo faraglione. Da qui inizia un tratto altamente suggestivo, con spiaggette alternate a coste scoscese e frastagliate dal colore biancastro del calcare, in cui si aprono una miriade di grotte erose dal mare e dal vento, molte di esse visitabili, facendo un po’ di attenzione, anche con le piccole e medie imbarcazioni o gommoni. C’è la grotta dei Pipistrelli, quella dei Contrabbandieri, la Campana Piccola, quella Calda e Rossa, quella Sfondata, quella dei Due Occhi, quella dei Pomodori, delle Viole, delle Sirene, dei Marmi. Entrando si rimane affascinati sia dal colore delle acque che assumono tonalità che miscelano il verde all’intenso azzurro, che dalle volte, spesso alte e levigate dal tempo. E non è raro trovare in esse delle spiaggette su cui volendo si può approdare a piedi per un frugale bagno in uno scenario unico. Che dire poi dell’Architello (Arco di San Felice), un arco naturale che si apre nella roccia, impossibile da non immortalare in uno scatto. E così giù, superando prima Torre Felice, poi Torre dei Campi, fino ad arrivare alla rinomata località di Pugnochiuso, caratterizzata da uno storico villaggio. Da qui si può ancora proseguire con una seconda serie di tappe quasi obbligate, ancora in presenza di tante grotte, tra cui quella delle Due Stanze, dei Colombi, dei Sogni, della Campana Grande, Cattedrale e Smeralda, fino ad arrivare alla Baia delle Zagare. Non è raro tra l’altro incontrare curiose costruzioni in legno su spuntoni di roccia. Sono i trabucchi, antiche installazioni usate un tempo per la pesca e caratteristiche di questa zona. Viste le tante cose da vedere, è bene non bruciarsi tutte queste bellezze in un’unica escursione. Meglio suddividere il percorso in più tappe, godendosi anche i più piccoli dettagli che la costa offre. Poi, al rientro a sera in porto, c’è l’imbarazzo della scelta per quanto concerne il dove andare a mangiare e sul cosa fare. Locali e localini di ogni genere si diramano sia lungo la parte più pianeggiante, dietro il faro e sul porto, che inerpicandosi lungo le scalinate che portano verso il centro medievale del Paese e dove si trovano prestigiosi edifici storici, tra cui la Chiesa di San Francesco ed il Castello, fatto edificare dagli Svevi. Qui le stradine, strette e suggestive, sono incorniciate da una miriade di negozi di ogni genere che di notte, con le loro luci ed i suoni provenienti dai locali, amplificano la bellezza di questi fantastici luoghi. Tra le escursioni che si possono fare da Vieste, oltre alla precitata Foresta Umbra, ci sono anche i due laghi dell’area garganica, il lago di Lesina e quello di Varano, ma soprattutto le Isole Tremiti, o Diomedee, con le Isole di San Nicola, di San Domino, Capraia, Pianosa, Il Cretaccio e La Vecchia. Da Vieste distano circa una 40na di miglia marine, quindi chi non volesse intraprendere la navigazione autonoma, può contare su di un efficiente servizio di traghetti che ogni giorno partono anche dal porto di Vieste.
La pesca
Se poi si è appassionati pescatori, beh, le cose da fare aumentano. Qui il mare è ricco di sale e di microorganismi che favoriscono la presenza di quasi tutte le specie ittiche presenti nel nostro Paese. Pertanto qui si possono praticare tutte le specialità di pesca, sia da terra che dalla barca. Affidandosi a charter di pesca locali, si può praticamente andare a colpo sicuro. Io personalmente ho avuto modo di conoscere le aree di pesca grazie a Giampietro Cariglia, un veterano in tal senso, il titolare di Vieste Ormeggi (www.viesteormeggi.it), che oltre ad offrire posti barca e servizi, dispone anche di un charter di pesca con cui vengono organizzate uscite nelle specialità di drifting, traina e bolentino profondo. Le prede insidiabili in questo mare sono veramente tante, si va dalle ricciole ai dentici, si possono insidiare le pezzogne, le cernie, i merluzzi, gli scorfani, ma sono tante anche le spigole e, quest’anno in particolare i tonni rossi. Insomma c’è veramente l’imbarazzo della scelta.
La cucina
E per chi è amante della buona cucina? Questa spazia ampiamente tra i prodotti locali, sia di terra che di mare ovviamente. Si basa su paste fatte rigorosamente in casa, sulla bontà del pane, dell’olio extra vergine di oliva, sui formaggi, sugli ortaggi, sulle verdure selvatiche, frutta, ma anche su profumi come l’origano, la rucola selvatica, i capperi. Spesso il tutto amalgamato sapientemente in piatti gustosi e belli a vedersi, o in panini farciti, come ad esempio la famosa Paposcia. Per ciò che concerne il pesce, c’è un’offerta variegata di tutto quanto si possa desiderare, come crostacei, molluschi e pesce locale di ogni tipo, e tra i piatti più gettonati, oltre ai crudi, c’è la zuppa di pesce. Le carni invece puntano molto su carne di capretto e agnello, oltre che sulle salsicce. Il tutto ovviamente abbondantemente innaffiato con ottimi vini di produzione sempre locale.