Nel Bacino Mediterraneo = Serra, nel mondo “Bluefish”. Il popolo alieutico da anni lo cerca per le sue doti sportive e di tenace combattente; salti, piroette, fughe infinite lo rendono unico e ineguagliabile!!
• Maurizio Pastacaldi
Dopo un inverno calamitoso, caratterizzato da cali improvvisi delle temperature, pioggia, neve, vento e soprattutto la paura che il nostro obiettivo di pesca “il pesce serra” sia migrato in acque mitigate, ci mette un po’ in agitazione…
Ma eccoci alla prova della verità. Pochi minuti di navigazione nel sottocosta e si arriva sullo spot di pesca. Una scandagliata generale della zona e dei segnali visivi ci avvertono che oggi potrebbe essere la giornata ideale per i serra del Granducato. A questo punto si decide di non allontanarci dal taglio dell’acqua detritica. Qui, nei lunghi canaloni paralleli alla costa, probabilmente stazionano non solo i pesci foraggio ma anche i grandi predatori della lunga catena alimentare.
La ricerca sta proprio avendo inizio da qua. Non bramiamo la semplice preda, bensì un esemplare che possa far cantare a squarciagola la frizione del nostro rotante non facendoci rimpiangere di aver perso una giornata di pesca a qualcosa che non c’è.

La dentatura affilata può fare questi scherzi…
Ha il corpo allungato e compresso lateralmente; testa ovale, occhi piccoli e bocca grande, corredata di un’affilatissima dentatura, gioia e dolore dei pescatori sportivi.
La colorazione è grigio plumbea con riflessi verdi sul dorso e argentea sui fianchi. Le dimensioni dei pesci insidiati con la pesca sportiva sono intorno ai 4/5 chilogrammi ma abbiamo notizie anche di esemplari catturati di oltre 10 chilogrammi. Si nutre principalmente di pesci vivi. Ha una brutta abitudine, soprattutto quando è in branco, di uccidere le prede solo per territorialità e non per esigenze alimentari. E’ un pesce pelagico con abitudini gregarie; in estate si avvicina alla costa alla ricerca di novellame da razziare. E’ un tenace combattente, soprattutto se insidiato con attrezzature light. Vi raccomando di stare attenti e di maneggiarlo con cura durante la slamata, ha anche da morto una dentatura letale. Sotto il profilo culinario, in Italia non è tanto conosciuto, ma nel resto del mondo, soprattutto nella zona atlantica, è un piatto gustoso, tipico e ricercato. In parole povere è il famoso “Bluefish!!”
Pesce Serra
Ordine perciformi
Famiglia pomatomidi
Genere pomatomus saltator
Azione di pesca
La zona dei serra è nel limite della costiera, su fondali di fango e sabbia, spesso nelle vicinanze di dighe foranee e sbocchi d’acqua dolce. I corsi d’acqua trasferiscono in mare detriti, insetti, molluschi, crostacei e residui in genere, vera e propria manna per la catena alimentare. I predatori, durante questi eventi, si radunano nella zona per sfruttare al massimo il momento propizio. Un salto, una sbollata, un gabbiano, sono segnali di serra in caccia; sarà proprio da li che converrà iniziare a calare le nostre esche in acqua.
È buon uso schierare in pesca più canne in quanto, oltre ad aumentare le probabilità di strike, le vibrazioni emesse dai pesci innescati, sono degli ottimi teaser (richiami) naturali. I serra, come tutti sappiamo, sono dei famelici predatori con istinto gregario. Ecco perché capita spesso d’avere abboccate multiple, ma per trovarli merita sondare più fasce d’acqua. Anche i fattori meteorologici sono delle incognite che possono compromettere una giornata di pesca al serra. Le giornate da preferire sono sicuramente quelle durante un cambiamento di tempo, specie prima di un temporale, e le foto del servizio ne sono certamente la riprova. Per quanto riguarda il combattimento ricordiamoci che i serra, soprattutto di taglia, sono imprevedibili. Salti, piroette e fughe infinite sono le performance di questo tenace predatore… Sicuramente puro divertimento, sempre se combattuti con materiali leggeri. Vi ricordo di non imbambolarvi nel combattimento perché i serra hanno un istinto gregario e la loro competizione a volte porta gli altri serra, data la frenesia, a recidere coi denti la lenza in bando…!!
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Maurizio Pastacaldi
capt. Pastacaldi pro-fisherman since 1990
Capt. Pastacaldi, come è meglio conosciuto da tutti, è giornalista regolarmente iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Toscana. Da sempre appassionato di mare e di pesca, è un grandissimo esperto in tutte le principali tecniche dalla barca. Inoltre ha collaborato e collabora con importanti Aziende nel settore nautico e pesca. È pro-fisherman dal 1990.