Non solo prestazioni e consumi ma anche ecologia. Potrebbe essere una sintesi di quanto Suzuki fa per l’ambiente con iniziative, tipo quella conclusasi il 24 marzo a Santa Margherita Ligure con l’iniziativa “A pesca d’immondizia – 8° edizione del Suzuki & Save the green”
• Redazione
Organizzata dall’Associazione Lady Martina Sportfishing, l’iniziativa ha visto protagonisti: Suzuki, l’associazione appunto, l’Area Marina protetta di Portofino, del Comune di Santa Margherita Ligure, della Guardia Costiera e dell’Associazione Albergatori Santa Margherita Ligure/Portofino, oltre ad un gruppo consistente di appassionati di pesca che, per una volta, hanno lasciato a casa le loro attrezzature per indossare guanti ed impugnare mezzi marinai e qualsiasi attrezzo potesse consentire la raccolta d’immondizia. Si, avete capito bene, d’immondizia. Si tratta di quell’immondizia che l’incuria delle persone spesso scarica in mare o lascia incustodite sulle spiagge, che aggrediscono in modo pericoloso l’ambiente ed i suoi abitanti. Suzuki, molto attenta all’ambiente, ha sposato l’iniziativa inviando in loco una task force di dipendenti della sua filiale italiana che si sono uniti ai tanti volontari, cittadini e pescatori, raccogliendo in una mattinata ben 100 sacchi d’immondizia oltre a ferro e legno. Tra i volontari anche un personaggio molto conosciuto nel mondo della pesca, ossia Matteo Catelani, fisherman pro e testimonial Suzuki e di Master Gommoni, che ha portato a Santa Margherita Ligure il suo Master 775 Fishing Tuna Storm mettendolo a disposizione dei subacquei che si sono occupati della raccolta nei fondali. “Coloro che vivono il mare con passione sono solitamente i primi ad averne rispetto” ha detto Catelani “i diportisti, specie se pescatori sportivi, hanno il dovere di promuovere la cultura dell’attenzione all’ambiente, agendo in prima persona, partecipando ad iniziative come questa di Santa Margherita Ligure, perché contribuiscono ad aumentare il senso di civiltà e soprattutto dando il loro contributo alla causa nella quotidianità, ogni volta che vanno per mare. Tutti noi pescatori sportivi che facciamo parte del Fishing Team Suzuki svolgiamo la nostra attività all’insegna dell’etica ambientale praticando, innanzitutto, il catch and release, ovvero il rilascio delle prede dopo la cattura. Questa dovrebbe essere la prassi ferrea per tutti i pescatori, per cercare di mantenere inalterato il delicato ecosistema marino, in modo che anche i nostri figli e nipoti possano godere in futuro della sua infinita bellezza.” Dal canto suo Paolo Ilariuzzi, Direttore Commerciale della divisione marine di Suzuki Italia ha detto: “L’impatto dell’attività diportistica nautica sull’ambiente marino è irrisorio rispetto alle fonti d’inquinamento che lo devastano continuamente, scaricando in mare rifiuti di ogni genere, eppure anche noi ci sentiamo totalmente coinvolti per limitare quanto più possibile il problema. Meccanica, elettronica e idrodinamica dei fuoribordo Suzuki sono focalizzate al massimo contenimento dei consumi che si traduce anche nel contenimento delle emissioni nocive. Il sistema Suzuki Lean Burn, adottato da buona parte dei motori della nostra gamma, è sicuramente quanto di meglio la tecnologia mette a disposizione in tema di contenimento di consumi ed emissioni” Suzuki da anni partecipa attivamente ad iniziative di questo genere, e non solo in Italia, in quanto la Casa Madre giapponese Suzuki Motor Corporation da circa dieci anni promuove attività di sensibilizzazione verso l’ecosistema e non solo quello marino, con la Suzuki & Save the Green, una delle tante che rientra nella campagna mondiale Suzuki Clean up the World che organizza periodicamente delle vere e proprie operazioni di pulizia di aree verdi gestite dalla varie Filiali, tra cui anche quella italiana. Tra le tante iniziative Suzuki, anche quella recente che ha supportato diportisti e professionisti della nautica colpiti dal disastro che ha colpito proprio i tratti di costa di Portofino, Rapallo e Santa Margherita Ligure, mettendo a loro disposizione condizioni di acquisto agevolate dei motori al fine di aiutarli a riprendere quanto prima le loro attività.