Una delle peculiarità dei motori Suzuki è il loro basso ingombro. Ciò è anche dovuto all’adozione dell’albero disassato.
• Luciano Pau
Presente sui motori Suzuki con potenza dai 70 cavalli in su, l’”albero disassato”, com’è comunemente chiamato, è una soluzione molto efficace. Vediamo di cosa si tratta.
In pratica si è intervenuti in fase progettuale sia sull’albero di trasmissione che sull’albero motore, non allineandoli come normalmente avviene, ma appunto disassandoli.
L’albero motore è stato così portato più avanti all’interno del gruppo termico, raccordandolo poi all’albero di trasmissione attraverso l’impiego di una giunzione intermedia. Il primo risultato ottenuto è un alleggerimento del carico del motore sullo specchio di poppa, con conseguente migliore bilanciamento.
Questo, a sua volta, da’ minori vibrazioni, maggiore stabilità durante la navigazione, ma anche maggior compattezza, ideale per l’installazione di due o più fuoribordo affiancati. La prima riduzione, in alto, dell’albero motore da’ come risultato un rapporto pari a 1,20. La seconda riduzione invece, più in basso, dell’albero di trasmissione nella scatola del cambio, da’ un rapporto finale di 2,08.
Un valore al piede elevato quindi che, oltretutto, permette l’impiego di eliche di grosso diametro. Ciò conseguenzialmente ottimizza lo sfruttamento della potenza del motore, garantisce accelerazioni più rapide e migliora la risposta con carichi elevati.
Anche questa soluzione studiata da Suzuki risulta molto interessante per i pescatori, che solitamente impiegano scafi sovraccarichi di attrezzature. Basti pensare ai T-Top spesso presenti, ai piombi, ancore, vasche del vivo piene d’acqua e, ultimamente, anche ai motori elettrici con tanto di batterie.
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