A ormai due anni dal suo lancio (era il 2018) il 775 è ancora al top della linea Fishing di Master. Un battello con una carena veloce e performante, ed una coperta strutturata per la pesca high profile.
• Luciano Pau
Un paio di mesi fa, sempre sul nostro web-magazine, avevo già messo sotto la lente d’ingrandimento un gommone della serie Fishing prodotta da Master, il cantiere palermitano nato e specializzatosi nei RIB per diporto che, alcuni anni fa, ha deciso di scendere in campo anche con una serie dedicata alla pesca. Dopo il 699 Fishing, questa volta ci dedichiamo all’ammiraglia della serie, al 775 Fishing, un battello che ha attinto tutte le positività dal pari modello in versione diporto, a cominciare dalla carena, adeguando però la coperta alle esigenze alieutiche. E’ nato così un battello specialistico si, ma non in modo totalitario, perchè in Master sono consci del fatto che un battello per sola pesca possa essere troppo impegnativo, o meglio, meno sfruttabile e pertanto meno appetibile di un battello che preveda aree perlomeno bi-valenti, tali da consentirne lo sfruttamento ottimale e soddisfacente sia quando si è in pesca ma anche quando si vuole invece andare a fare un’escursione con famiglia o amici. Il che a dirsi sembra facile, ma poi a livello pratico in effetti non è. Le misure di coperta sono infatti quelle, nel caso specifico la lunghezza interna (escludendo il tubolare trasversale di prora ed i coni poppieri) è di circa sette metri, mentre la larghezza si attesta sugli 1,80 metri. Togli lo spazio obbligato per la console di pilotaggio, crea uno spazio calpestabile ad hoc per i pescatori nel pozzetto a poppa, inserisci le vasche (pescato e vivo) ed in tutto ciò riserva pure un’area dedicata al prendisole. Beh, credetemi, c’è veramente da combattere con metri, anzi centimetri e calcolatrice. Però in Master ci sono riusciti. Forse per questo motivo il 775 Fishing a tutt’oggi è un modello molto richiesto ed ambito. Io personalmente lo avevo già provato nel 2018. Si trattava della prima versione, il Tunastorm, motorizzata tra l’altro con un solo motore da 350 cavalli. A quell’esemplare, che ha fatto da modello a tutta la serie, sono poi state apportate alcune modifiche richieste proprio dall’uso dello stesso in pesca. D’altronde è così che andrebbero correttamente costruiti gli scafi. Da un progetto base si passa ad un prototipo, lo stesso va usato, vanno trovate le eventuali lacune, ipotizzate le migliorie e li’ si va ad intervenire fino al raggiungimento dell’obiettivo finale. Ad ottobre, durante il Salone Nautico di Genova, uno dei primi appuntamenti in acqua possibili dopo il duro lockdown e le ristrettezze contenute nei vari DPCM al riguardo l’organizzazione di eventi e meeting, sono riuscito a risalire a bordo di questo battello, nella versione definitiva, tra l’altro in questo caso bi-motorizzato e quindi con risultati differenti rispetto alla prima versione provata con mono motore. Il 775 Fishing Tempesta, questo il nome di questa versione, era li’, mi ha “tentato” ed io ne ho subito approfittato, salendo a bordo. Eccovelo, presentato nei dettagli. Per imbarcarmi dalla banchina mi sono servito delle plancette che vengono fornite di serie, una delle quali è corredata di scaletta telescopica a scomparsa nella plancetta stessa. Non c’è il solito portello che accompagna in pozzetto, ed è una scelta tecnica, in quanto Master ha voluto evitare qualsiasi possibilità d’ingresso d’acqua da poppa visto che in pesca si può stare molto tempo fermi in balia delle onde. Per entrare a bordo quindi si deve superare la spalletta poppiera in vetroresina, che a sua volta si raccorda con altre due spallette laterali, con il tutto che abbraccia i tubolari. In questo modo la vetroresina consente, con debiti rinforzi predisposti nella parte inferiore, di fissare qui una serie di portacanne ad incasso o a staffa, senza problemi di resistenza alle trazioni eventualmente da affrontare quando in canna c’è un pesce di buona taglia. La struttura in vetroresina serve tra l’altro per la sistemazione in pozzetto dei carichi di carburante, del relativo sfiato e della doccetta, utile sia quando si fa il bagno ma anche per sciacquare il pozzetto post cattura. Inoltre, disposto a baglio, c’è un divano abbattibile.
Un paio di mesi fa, sempre sul nostro web-magazine, avevo già messo sotto la lente d’ingrandimento un gommone della serie Fishing prodotta da Master, il cantiere palermitano nato e specializzatosi nei RIB per diporto che, alcuni anni fa, ha deciso di scendere in campo anche con una serie dedicata alla pesca. Dopo il 699 Fishing, questa volta ci dedichiamo all’ammiraglia della serie, al 775 Fishing, un battello che ha attinto tutte le positività dal pari modello in versione diporto, a cominciare dalla carena, adeguando però la coperta alle esigenze alieutiche. E’ nato così un battello specialistico si, ma non in modo totalitario, perchè in Master sono consci del fatto che un battello per sola pesca possa essere troppo impegnativo, o meglio, meno sfruttabile e pertanto meno appetibile di un battello che preveda aree perlomeno bi-valenti, tali da consentirne lo sfruttamento ottimale e soddisfacente sia quando si è in pesca ma anche quando si vuole invece andare a fare un’escursione con famiglia o amici. Il che a dirsi sembra facile, ma poi a livello pratico in effetti non è. Le misure di coperta sono infatti quelle, nel caso specifico la lunghezza interna (escludendo il tubolare trasversale di prora ed i coni poppieri) è di circa sette metri, mentre la larghezza si attesta sugli 1,80 metri. Togli lo spazio obbligato per la console di pilotaggio, crea uno spazio calpestabile ad hoc per i pescatori nel pozzetto a poppa, inserisci le vasche (pescato e vivo) ed in tutto ciò riserva pure un’area dedicata al prendisole. Beh, credetemi, c’è veramente da combattere con metri, anzi centimetri e calcolatrice. Però in Master ci sono riusciti. Forse per questo motivo il 775 Fishing a tutt’oggi è un modello molto richiesto ed ambito. Io personalmente lo avevo già provato nel 2018. Si trattava della prima versione, il Tunastorm, motorizzata tra l’altro con un solo motore da 350 cavalli. A quell’esemplare, che ha fatto da modello a tutta la serie, sono poi state apportate alcune modifiche richieste proprio dall’uso dello stesso in pesca. D’altronde è così che andrebbero correttamente costruiti gli scafi. Da un progetto base si passa ad un prototipo, lo stesso va usato, vanno trovate le eventuali lacune, ipotizzate le migliorie e li’ si va ad intervenire fino al raggiungimento dell’obiettivo finale. Ad ottobre, durante il Salone Nautico di Genova, uno dei primi appuntamenti in acqua possibili dopo il duro lockdown e le ristrettezze contenute nei vari DPCM al riguardo l’organizzazione di eventi e meeting, sono riuscito a risalire a bordo di questo battello, nella versione definitiva, tra l’altro in questo caso bi-motorizzato e quindi con risultati differenti rispetto alla prima versione provata con mono motore. Il 775 Fishing Tempesta, questo il nome di questa versione, era li’, mi ha “tentato” ed io ne ho subito approfittato, salendo a bordo. Eccovelo, presentato nei dettagli. Per imbarcarmi dalla banchina mi sono servito delle plancette che vengono fornite di serie, una delle quali è corredata di scaletta telescopica a scomparsa nella plancetta stessa. Non c’è il solito portello che accompagna in pozzetto, ed è una scelta tecnica, in quanto Master ha voluto evitare qualsiasi possibilità d’ingresso d’acqua da poppa visto che in pesca si può stare molto tempo fermi in balia delle onde. Per entrare a bordo quindi si deve superare la spalletta poppiera in vetroresina, che a sua volta si raccorda con altre due spallette laterali, con il tutto che abbraccia i tubolari. In questo modo la vetroresina consente, con debiti rinforzi predisposti nella parte inferiore, di fissare qui una serie di portacanne ad incasso o a staffa, senza problemi di resistenza alle trazioni eventualmente da affrontare quando in canna c’è un pesce di buona taglia. La struttura in vetroresina serve tra l’altro per la sistemazione in pozzetto dei carichi di carburante, del relativo sfiato e della doccetta, utile sia quando si fa il bagno ma anche per sciacquare il pozzetto post cattura. Inoltre, disposto a baglio, c’è un divano abbattibile.
In acqua
Non si tratta di una delle giornate più belle, di quelle che fanno venire la voglia di uscire in mare a tutti i costi. C’è il sole, ma anche un forte vento in aumento, che da’ vita ad un mare formato ed a tratti schiumoso. Capisco subito che non sarà possibile tirare fuori il massimo delle prestazioni da questo abbinamento motori/battello, perlomeno in sicurezza e, conscio che con queste condizioni solitamente non si esce, non vado alla ricerca assoluta del top, ma cerco invece di percepire il comportamento del battello in queste condizioni che, se da un lato sconsiglierebbero l’uscita, dall’altro propongono situazioni in cui ci si può trovare all’improvviso. Allaccio pertanto lo stacco di sicurezza (cosa assolutamente sempre da fare anche con mare calmo) e mi allontano dalla banchina. In questa fase di spostamento fino all’imboccatura del porto ne approfitto per verificare il comfort di pilotaggio. La seduta è comoda, ma anche in piedi si conduce bene, ed il cuscino sotto le estremità è veramente un plus. I comandi sono al punto giusto di brandeggio, il volante alla corretta distanza ed il parabrezza, trasparente, garantisce una visibilità al naturale. Ecco, io e la persona che mi accompagna nel test siamo all’imboccatura. Oltre a noi due imbarchiamo circa 200 litri di carburante e le dotazioni di sicurezza. Il moto ondoso è in aumento e superiore a quanto si prevedeva visto dalla darsena del Salone Nautico. Pertanto, visto che dobbiamo saggiare il responso ai vari regimi di giri, mi porto subito sotto costa, per affievolire un po’ l’effetto del vento e trovare onde un po’ meno aggressive. Non cambia tantissimo, premetto, ma perlomeno fino a 5.700 giri i motori riuscirò a portarli, e non senza un minimo di timore reverenziale nel più totale rispetto del mare. I motori sono due Honda BF200, a loro volta equipaggiati con eliche tre pale di passo 17”. I motori sono dotati di EcoMo, l’economizzatore di carburante, che nel nostro caso entra in funzione già a 2.000 giri e staccherà intorno ai 4.000 giri. Tengo il trim tutto sotto, ed a 3.500 giri scivoliamo sull’acqua a 25 nodi consumando totalmente intorno ai 42 litri/ora. Un’ottima andatura di crociera. A 4.000 giri, ultimo step dell’EcoMo, la velocità è di 30 nodi, ed i consumi passano a 47 litri/ora, davvero esigui. Superata la soglia “economica” i consumi aumentano, pur restando interessanti. A 5.000 giri, ad esempio, a 38 nodi di velocità consumiamo 110 litri/ora totali. E’ il momento di provare ad osare. Lancio i motori nel cavo dell’onda ed arrivo in un baleno a 5.700 giri, che corrispondono a 41 nodi, ma mi rendo conto che con le onde che ci sono il rischio di decollo è molto alto, e sono preoccupato anche per chi sta a bordo con me. Basta un attimo di distrazione e si finisce in acqua, e non mi sembra il caso. Pertanto decido di stoppare il mio test velocistico qui, con 300 giri mancanti all’appello e con tutta la regolazione dei trim da sfruttare. Riesco solo ad immaginare ciò che Tempesta sarebbe in grado di fare con condizioni meno sfavorevoli. Rileverò poi solo a posteri, confrontando la prova attuale con quella fatta a maggio di due anni fa sul TunaStorm, che le prestazioni sono simili a quelle ottenute con un solo motore da 350 cavalli, anche se i consumi, contando su due motori, sono di poco superiori. Però aumenta la sicurezza. Finito il test velocistico mi resta solo da fare quello di stabilità in virata. Porto pertanto i motori a 4.500 giri (velocità di 31 nodi) e comincio a chiudere un cerchio che pian piano stringo. La stabilità trasversale della carena è notevole. Mai un indugio, mai una perdita di contatto, mai una scivolata di coda. L’ottima carena con i pattini idrosostentatori svolge un ottimo lavoro ed inoltre, i tubolari ci proteggono dai flussi acquei lavorati dall’opera viva, esentandoci da schizzi a bordo. Bene, ho finito. Mi dirigo all’imboccatura del porto e qui, dopo aver ridotto la velocità a tre nodi, raggiungo la banchina da cui sono partito e con molta facilità ormeggio. Tempesta: promosso!
Le caratteristiche tecniche
Categoria do progettazione CE | C |
Lunghezza f.t.con plancette di poppa | m. 8,10 |
Larghezza f.t.senza plancette | m. 7,70 |
Lunghezza interna | m. 7,00 |
Larghezza f.t. | m. 3,10 |
Diametro tubolari: | m. 0,60/0,47 |
Compartimenti stagni | n. 6 circa |
Peso senza motori | kg. 1.100 |
Potenza max installabile | 402 hp (296 Kw) FB |
Carburante di serie | litri 420 |
Acqua di serie | litri 77 |
Portata persone | n.16 |
Motorizzazione prova | 2 x 200 Honda eliche 3 pale da 17” |
Costruttore | Cantiere |
Dimensioni pozzetto per pesca | 1,80 x 2,08 metri |
Altezza murata | 61 cm. |
Larghezza bordo di poppa | 12 cm dove ci sono i portacanne e 22 cm totali |
Dotazioni si serie
Di serie: Verricello elettrico con 50 metri di catena ed ancora * Cuscineria completa * Vasca del pescato da 375 litri con maceratore e piastra refrigerante * Seduta lombare con vasca del vivo integrata da 140 litri * Console di guida completa di timoneria idraulica * Bussola * Tromba * Luci di cortesia * Gonfiatore elettrico * Volante * Link-6 VHF * Bimini in acciaio completo di luce led per la navigazione * Portacanne * Presa a mare * Doccia con serbatoio * Ganci porta-parabordi * Serbatoio carburante da 420 litri completo di blower * Plancette di poppa con scaletta telescopica in inox * Colore a scelta sia per tessuto gommato che per gelcoat
Optional: Tendalino sole prua forato € 680,00 * Protezione invernale per il bimini € 1.480,00 * Impianto corrente banchina € 1.400,00 * Telo copertura divano € 340,00 * Foro in carena per trasduttore da 1 Kw € 370,00 * Wc completo di serbatoio per le acque nere € 2.300,00
Rilevamenti
Giri | Nodi | Consumi orari totali |
1.500 | 5 | 10,4 |
2.000 | 7 Ecomo | 13,8 |
2.500 | 12 | 24,8 limite planata |
3.000 | 17 | 34 |
3.500 | 25 | 42,6 |
4.000 | 30 Fine Ecomo | 47,4 |
4.500 | 33 | 84 |
5.000 | 38 | 110 |
5.700 | 41 | 133 trim 0% |
Condizioni generali di prova
Meteo: vento, mare formato, sole
Carichi: 2 persone, dotazioni di bordo, 200 litri di carburante
- Velocità minima in planata 12 nodi
- Velocità di crociera economica 25 nodi
- Velocità di crociera veloce 33 nodi
- Velocità massima raggiunta 41nodi
Prezzo
€ 49.000 (IVA esclusa)
Produttore
Master Gommoni
Via M. Di Trapani, 100
90044 – Carini (PA)
Tel. e Fax +39 091/8691592
www.mastergommoni.it
info@mastergommoni.it