In questo articolo Mattia Giovannini, alias il “Matto”, insegna uno dei suoi micidiali inneschi che usa nella traina con il vivo.
• Mattia Giovannini
Quello che presenta in questo articolo Mattia è un particolare tipo d’innesco, usato nella traina con il vivo, in particolare per insidiare le ricciole. L’innesco “a due ami” Mattia lo adotta principalmente per le esche più grandi, che richiedono un certo tipo di ancoraggio al terminale. Nel caso di esche più piccole, infatti, Mattia usa il sistema ad un solo amo, che tratteremo più avanti in questa rubrica.
Primo passaggio
Come in tutti i tipi d’innesco il primo step riguarda il “procurarsi le esche”. A questo punto diventa determinante valutare a priori le dimensioni dell’esca, per optare o per l’innesco ad un amo o a due ami.
Terzo passaggio
Ora, sull’uncino di cui l’ago è dotato, s’inserisce un Crazy Elastic, un elastico dalle “non comuni” doti di resistenza allo strappo. Prossimamente lo stesso sarà reperibile sul sito di Mattia FishingCrazy.shop. Lo si fa delicatamente entrare ed uscire dalle narici. Con un drag di 20 libbre, si ottiene un carico di rottura di 10Kg.
Quarto passaggio
Ora l’elastico va unito all’amo, e per farlo si adotta un semplice nodo “a bocca di lupo”. L’uso dell’elastico ha lo scopo di resistere alle testate del pesce, mantenendolo più a lungo in vita. Di conseguenza sarà anche per più lungo tempo attraente verso le prede cui si mira, come ad esempio le ricciole. E questa, spesso, diventa l’arma vincente per l’angler.
Quinto passaggio
Trattandosi nel nostro caso di un’esca medio/grande, Mattia ha optato per l’innesco a due ami. Il secondo amo, verrà infilato nella zona anale del pesce
Ultimo passaggio
L’innesco è pronto per fare il suo lavoro in acqua. Un’ultima controllata che tutto sia a posto e poi via, si cala la lenza e si attende il fatidico ed affascinante stridio della frizione del mulinello….
Alla prossima….
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Mattia Giovannini
Mattia Giovannini, meglio conosciuto come “A pesca col matto”.
Romagnolo appassionato di pesca si trasferisce in Sardegna precisamente a Santa Teresa all’età di 18 anni ed è qui che trasforma la sua grande passione in un lavoro creando uno dei charter di pesca più conosciuto in Italia. Con base nello splendido Porto di Santa Teresa Gallura, porta la sua clientela nelle zone che spaziano dall’area protetta dell’Arcipelago della Maddalena, all’area protetta della Corsica, disponendo di due dei 300 permessi rilasciati dalla Corsica.
E’ specializzato in svariate tipologie di tecniche di pesca che vanno dal bolentino leggero, alla traina col vivo, e al drifting al tonno, fino alle tecniche verticali quali: tataki, sabiki e slowpitch.
Per ulteriori contatti: https://www.facebook.com/mattia.giovannini.54