In questa seconda parte dedicata ai magnifici quattro, ossia alle prede protagoniste in assoluto della pesca a Light Drifting, ci occupiamo della lampuga, dai favolosi colori, con ottime carni e molto divertente da pescare per il suo comportamento subito dopo l’allamatura
• Gian Luca Magri
La Lampuga
La lampuga è un altro, definiamolo “buon cliente” del light drifting. Grande predatore e giocoliere dei nostri mari, ci entusiasma durante i combattimenti con salti e capriole. Pesce generoso e molto combattente, è molto simile in fatto di aggressività e voracità alla palamita, infatti la peschiamo usando gli stessi accorgimenti. Anche lei vive in branchi discretamente numerosi ed è un pesce molto curioso. Proprio su quest’ultimo fattore del suo carattere riusciamo bene o male spesso e volentieri a trarla in inganno, il come ve lo spieghiamo subito.
La lampuga è un pesce che si sente molto forte e sicuro, dal carattere da definirsi quasi spavaldo. Nutre però un grande senso di gruppo ed è particolarmente attratta da tutto quello che è strano. Mentre difficilmente vedremo sotto barca un branco di palamite, le lampughe spesso e volentieri si fanno vedere rendendoci partecipi delle veloci predate fatte su pezzetti di pastura.
Per far rimanere il branco a tiro delle nostre canne basterà riuscire a legare la prima lampuga catturata, facendole passare un cordino da 1mm dalla bocca e facendolo fuoriuscire dalla branchia. Logicamente senza stringere troppo il nodo! La rimetteremo nuovamente in mare e la legheremo a poppa. In questo modo il branco di cui lei era componente non la abbandonerà e rimarrà costantemente a tiro delle nostre lenze.
Pesce dalla livrea bellissima, multicolore che varia dal verde al giallo all’azzurro marino, la lampuga è un pesce voracissimo che si ciba principalmente di agugliette e pesciolame. Spesso ci capita di vedere grandi “mangianze”, seguite da innumerevoli “predate”. Bene sarebbe potersi avvalere di qualche pescetto vivo che una volta innescato si trasformerà in sicuro combattimento.
Anche con lei, come prima accennato, utilizzeremo sia il galleggiante che “la lenza morta” classica, ed anche con lei dovremo gestire la pastura costituita da sardine tagliate o macinate in modo tale da non sfamarla, quindi poca ma continua.
La lampuga, una volta allamata, grazie anche alla forma del suo corpo, c’impegnerà in spettacolari combattimenti sempre sul filo del rasoio.
Ed aggiungiamo anche una nota culinaria. La lampuga è splendida se servita semplicemente lessa con la sola aggiunta di un filo d’olio e due gocce di limone, anche se molti la prediligono cruda.