Bello ma non solo. Longevo e resistente anche se usato nelle condizioni meteo marine più difficili e diciamolo, anche senza curarlo troppo.
• Redazione
E’ il mulinello ESSE J nelle versioni 6 e 8 prodotto da EVEROL REELS, azienda italianissima che dal 1958 da’ vita a prodotti per la pesca molto richiesti sul mercato. E tale richiesta è motivata dall’impiego di materiali di primaria qualità, dall’artigianalità del prodotto e da un’accurata attenzione verso il cliente. Il mulinello che presentiamo qui è un mulinello studiato per lo Slow Pitch, una tecnica che da quando è arrivata in Italia ha seguaci in continuo aumento. Per praticare al meglio questo tipo di pesca ed ottimizzare i risultati occorre in primis che il mulinello abbia una capacità di recupero tale da garantire di muovere al meglio le blatte. In questo caso si parla di un rapporto 1:6.2, corrispondenti a circa 1,20 metri di lenza ad ogni giro di manovella per il modello ESSE J8 e di 1 metro per il modello più piccolo ESSE J6.
Tecnicamente parliamo di un mulinello che può attrarre subito per la sua estetica, molto curata da EVEROL e non solo per i colori disponibili davvero accattivanti, customizzabili ed abbinabili ad altrettanta varietà di canne, con impiego di vernici che non perdono la loro brillantezza neppure se il mulinello viene un po’ trascurato, lasciandolo all’aperto, alle intemperie e soprattutto in balia della salsedine. Questa sua condizione di longevità è un valore aggiunto anche quando lo si pone sul mercato dell’usato. La scocca, anatomica, ha profilo ribassato così da renderne più naturale l’impugnatura, ed è dotato di Line Stopper.
Ciò che contraddistingue un tale attrezzo però come sempre è ben celato sotto la scocca. Qui ci sono 8 cuscinetti in materiale ibrido ceramico, cui si aggiunge un ulteriore cuscinetto unidirezionale. La leva della frizione è studiata con circa 240° di escursione, e ciò consente di modulare al meglio la potenza e la sua allocazione sul mulinello è progettata per consentirne la taratura anche con la stessa mano che contemporaneamente impugna la canna, lasciando all’altra mano la possibilità di continuare a brandeggiare la leva di recupero. Quest’ultima, tra l’altro, è regolabile per adattarla alle proprie esigenze, passando dai 92 mm, ai 100 ed infine ai 108 mm ed ha manopola montata su cuscinetti per renderla più sensibile.
La differenza tra il modello ESSE J8 e l’ESSE J6 è sintetizzabile, oltre che nel rapporto di recupero come precedentemente detto, anche nella capacità d’imbobinatura del filo, nel peso, oltre ovviamente che nel prezzo. Sulla versione ESSE J8 si possono caricare, sulla bobina di serie PE 4, fino a 350 metri di filo da 0,33 mm, ed è disponibile in forma opzionale una bobina più piccola, mentre sull’ESSE J6 si possono caricare gli stessi 350 metri (su bobina più piccola PE 2,5) di filo di diametro inferiore. Il peso tra i due modelli si differenzia complessivamente per 70 grammi (620 gr. per il modello ESSE J8 e 550 gr. per il modello ESSE J6).
I modelli ESSE J8 e J6 nascono da molteplici test effettuati da EVEROL, proprio per garantire un prodotto finito al top. Mattia Giovannini detto “A pesca col Matto”, angler di fama internazionale, intervistato in proposito ha detto: “Io lo uso da diverso tempo, sia per lo Slow Pitch che per il Tataki a calamari, e questa è una mia peculiarità d’impiego, in quanto avendo la bobina, comoda in controllo tra le mani riesco a fermare il filo in discesa, e ciò mi porta spesso a catture di calamari anche “in questa fase”, da molti considerata anomala. Lo considero un mulinello versatile, da usare sia per i calamari che addirittura per i grandi predatori, come le ricciole, ma addirittura anche per il tonno, anche se non nasce specificatamente per questo uso. Io difatti lo uso prima per andare a pescare il calamaro che, successivamente innesco, andando ad insidiare gli altri predatori, ed a volte capita anche il “pescione della vita”.