Da un lato uno dei fuoribordo SUZUKI di media potenza ad alte prestazioni, dall’altro, l’ultimo nato in casa Tuccoli. Messi insieme fanno un’accoppiata vincente, in termini di prestazioni e soluzioni offerte.
• Luciano Pau
Il Cantiere Tuccoli ha da qualche anno a questa parte messo in atto un’opera di rivisitazione della sua produzione, puntando molto sulle motorizzazioni fuoribordo. Inizialmente fu il T280 FB, poi fu la volta del T250 in due versioni (Capraia e VM). Ora invece è la volta del più piccolo della produzione del Cantiere di Collesalvetti, denominato T210, sempre accompagnato dalla sigla VM che sta per Marco Volpi. Il pluricampione (italiano e mondiale) di pesca dalla barca infatti ha collaborato attivamente alla progettazione sia del T250 che del T210. La sua esperienza ha dato modo di creare fishingboats mirati, dedicati ad un pubblico di pescatori attento ed in cerca di novità. Le sue dimensioni (6,80 metri) più contenute rispetto al T250 infatti, lo rendono facile da gestire. E’ carrellabile con una larghezza di 2,55 metri, pesa poco meno di 2T e vanta una capiente superficie calpestabile, per pescare, ma anche per uso familiare. La motorizzazione installabile a poppa diventa molto importante per le prestazioni ottenibili. Lo scafo è motorizzabile fino ad una potenza massima di 250 cavalli mono motore, ma anche con meno cavalli i risultati sono veramente interessanti. E se vogliamo, si risparmiano anche un bel po’ di soldini! Il modello che ho provato a Livorno era abbinato ad un Suzuki DF175 AP, un motore che la Casa giapponese definisce medio “ad alte prestazioni”. Per dire il vero in acqua era anche disponibile lo stesso scafo ma con a poppa un Suzuki DF250A, con cambio meccanico. Però ho preferito effettuare il test con il motore meno potente, anche perchè dotato di comandi elettronici drive by wire. Andiamo a vedere com’è andato il test.
Il Tuccoli T210VM
Si tratta, come già detto, di un fishing boat dalle misure contenute ma estremamente versatile e completo. La prua è open-space, con tanto calpestio libero per pescare anche se trasformabile, con tavolo, in area pranzo o prendisole. Il gavone principale a pagliolo può ricoverare un WC marino e sempre qui si possono ricoverare le canne a riposo. In aggiunta, davanti alla console, c’è un secondo gavone sotto la seduta fronte marcia. La poppa invece è il “cuore” dell’angler, e come tale, propone accessori dedicati. Come una vasca del vivo a murata da 40 litri con ossigenatore (volendo raddoppiabile), due vasche a pagliolo ed un cassero centrale. E’ sotto la seduta del pilota, e può contenere una cassettiera multipla per gli accessori e, ancora sotto, un grande cassero. Questo si può sfruttare anche come vasca del pescato, grazie ad un sistema di svuotamento tramite rubinetto. In tutto, a bordo, sono nove i compartimenti disponibili. E’ inoltre disponibile la pompa con doccetta, si possono avere le murate imbottite e munite di portacanne, rastrelliere e fermapiedi, il divano abbattibile a poppa. C’è il portellone per accedere facilmente al motore ma anche alla plancetta con tanto di scaletta bagno, o per imbarcare una bella preda. Altri portacanne supplementari sono disponibili sul T-Top. La console di guida centrale ha un capiente cruscotto, un check panel per gestire tutte le funzioni di bordo e la ruota di governo in acciaio. Inoltre in basso troviamo un portello che da’ accesso interno alla console. Sempre sul T-Top troviamo poi: luci d’illuminazione del pozzetto, per pescare di notte ed il box elettronica per il VHF. Robusti corrimano in acciaio accompagnano l’equipaggio a prua, dove c’è anche spazio per il verricello elettrico.
Il Suzuki DF175AP
Insieme al “fratello” DF150AP, il DF175AP da’ accesso alla gamma di motori ad “alte prestazioni” by Suzuki. Questa è sicuramente la fascia di potenza che, ancor oggi, ha più richieste dal mercato. Si tratta di motori potenti ma non eccessivi, contengono il peso sugli specchi di poppa, ma sanno offrire accelerazioni brucianti e valori di coppia davvero interessanti. Il DF175AP, così come il fratello minore, sprigiona tecnologia. Il blocco termico è condiviso da entrambe le potenze e la differenza sta nei cavalli e kW erogati alla fine. Sono 110 i kW per il modello da 150hp e sono 129 kW per il modello più potente. Si tratta di quadricilindrici con tecnologia 4 Tempi, con una cilindrata di 2.8 litri, elevata per la potenza e con un rapporto di compressione di 10,2:1. E’ questo un po’ il segreto di una coppia brillante sin dal regime basso di giri. Se poi si affonda la manetta, dotata di sistema senza cavi drive by wire, si apprezza anche una bruciante accelerazione. L’elettronica in questo caso subentra alla meccanica, e motore/comandi entrano in piena sinergia tra loro. Oltre ad innesti morbidi, il sistema Suzuki Precision Control offre gestione calibrata della potenza. Il gas ed il cambio lavorano in modo ergonomico ed efficace. Modulare l’andatura a seconda del carico o del mare, gestire al meglio prestazioni e consumi diventano cose possibili, con semplicità. Il collaudatissimo sistema Suzuki Lean Burn inoltre, grazie all’ottimizzazione della combustione, fa sprecare meno benzina a fronte di un maggior apporto di ossigeno. Si può risparmiare anche un 16% rispetto ad un motore tradizionale! Ma la tecnologia che sta sotto la calandra non finisce qui. Infatti non si vede, ma è presente un sistema Semi-Direct Air Intake System, che apporta aria fresca alla combustione. Il tutto controllato da un sensore Knock Sensor che amplia l’affidabilità del motore nel tempo. Il Suzuki DF175AP è inoltre equipaggiato con il Suzuki Selective Rotation, il rinomato sistema che consente di avere “due piedi in uno”. Non è un banale modo di dire, infatti, grazie ad un connettore sotto calandra, si può scegliere se far roteare l’elica a destra o sinistra. Si bypassa così il problema tipico della bi o pluri-motorizzazione, condizione in cui sono richiesti piedi controrotanti. Il motore è inoltre disponibile sia in color Nebular Black (come quello del test) che Cool White, ed è dotato di Keyless Start System. Il motore infatti si può avviare, come su molte auto, con una chiave a codice senza necessariamente tirarla fuori dalla tasca o dal marsupio. E’ inoltre un ottimo antifurto, perchè senza quel codice della chiave il motore non parte! Il motore e le sue funzioni sono infine controllabili dalla console grazie agli strumenti MFG forniti di serie. Sono schermi digitali multifunzione da 3,5” a colori, interfacciabili con i display SMD da 7”, 9”, 12” e 16” ma anche con strumentazione di bordo compatibile.
In acqua
Non manca che il test in acqua. Mi trovo a Livorno, in occasione di un meeting stampa organizzato in collaborazione tra Suzuki e Tuccoli. La giornata è calda ed umida. Il mare è calmo, mosso unicamente da una lieve brezza ed a bordo, oltre ad essere in tre, abbiamo il pieno di carburante e di acqua. Uscendo dal porto apprezzo la silenziosità del motore che a sua volta mi permette di gradire la pace di un giorno infrasettimanale, seppur di luglio. Mancherebbero solo due canne per completare al meglio quest’uscita, ma sarà per un’altra volta. Durante le manovre spicca la morbidezza del drive by wire. I comandi sono precisi e rapidi, il che consente di rimediare in tempo utile anche ad eventuali errori. Fuori dal porto inizio il test, e per prima cosa verifico quale sia la velocità al minimo, in caso di traina. Il DF175AP è a 650 giri, e lo strumento in plancia indica 1,5 nodi. Passo poi ai test di rito, ossia quelli velocistici, partendo dal tempo d’ingresso in planata con il nostro carico. Trascorrono poco più di 2,5” per assumere l’assetto planato, che lo scafo manterrà poi sino a 2.900 giri a 12,5 nodi. Si da’ gas progressivamente, salendo di 500 rpm in 500 rpm. Fino a 4.000 giri la velocità non supera i 15 nodi, d’altronde lo scafo pesa 1,8 tonnellate. Poi come si affonda la manetta e si ottiene potenza si raggiungono i 4.500 giri ed il GPS indica un’impennata velocistica oltre i 21 nodi. Ma un occhio anche ai consumi. A questa velocità e regime di lavoro per il motore consumiamo appena 27,5 litri/ora. Ottima come velocità di crociera tranquilla che consente un’autonomia di quasi 10 ore. A 5.000 giri si scivola via a 26 nodi, poi si sale a 5.700 giri e, con il trim ancora in assetto neutro, la velocità è di 29,5 nodi, con consumi di 54 litri/ora. E’ il momento di far intervenire il trim, visto che il mare lo consente senza problemi. Si porta il motore alla quinta tacca di regolazione dell’inclinazione e si raggiungono i 5.900 giri ed una velocità di 34 nodi. I consumi, scendono addirittura di un litro/ora. Come presunto molto interessante è il responso di accelerazione del motore da medio regime di giri in su. La propulsione è immediata e si sente la potente spinta dei 175 cavalli che ci portiamo appresso. In compenso la soglia di rumore è veramente bassa, e posso tranquillamente parlare ed ascoltare chi è a bordo con me senza fatica. Il responso comportamentale dello scafo in accostata è altrettanto sicuro. Entro in virata secca a 27 nodi, ma lo scafo rimane ben incollato all’acqua, grazie ai pattini che offrono appoggio e supporto in scivolamento. Lo scafo monta anche i flap ma, in effetti, in questa occasione non si è sentita l’esigenza di metterli in funzione per regolare l’assetto. La prua dello scafo, profonda, affronta con disinvoltura e nonchalance anche l’impatto pieno con le onde artificiali create dall’altro scafo. Insomma, alla fine del test viene solo da dire: che coppia!
Le caratteristiche tecniche Suzuki DF175AP
Modello | DF175AP |
Tecnologia | 4 Tempi |
Potenza | 175 hp (129 kW) |
Regime di giri | 5.500 – 6.100 giri/min |
Motore | 4 cilindri in linea DOHC 16 valvole |
Cilindrata | 2.867 cc |
Alesaggio per corsa | 97 x 97 mm |
Alimentazione | Elettronica Multipoint Sequenziale |
Alternatore | 12V – 44 A |
Rapporto di riduzione al piede | 2,50:1 |
Peso a secco con elica | 236 Kg in versione APL |
Prezzo di listino (I.V.A. inclusa): | € 19.250 |
Produttore
Suzuki Motor
Importatore e distributore esclusivo per l’Italia:
Suzuki Italia S.p.a.
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 – Robassomero (TO)
Tel. Numero Verde 800-452625
www.marine.suzuki.it
Le caratteristiche tecniche Tuccoli T210 VM
Categoria di progettazione CE | C |
Lunghezza f.t. | m. 6,80 |
Larghezza f.t. | m. 2,55 |
Peso senza motori | kg. 600 |
Potenza max installabile | 250 hp FB |
Carburante di serie | litri 250 |
Acqua | litri 40 |
Portata persone | n. 5 |
Motorizzazione prova | 1 x 175 Suzuki in versione AP elica in acciaio 3 pale da 15 x19” |
Costruttore | Cantiere |
Prezzo di listino (I.V.A. inclusa) | € 40.000 solo scafo |
Rilevamenti
Giri | Nodi | Consumi orari totali |
1.000 | 3,2 | 2,5 |
1.500 | 5 | 4,6 |
2.000 | 6,2 | 6,7 |
2.500 | 7,5 | 9 |
2.900 | 9 | 12,5 limite planata |
3.500 | 10,2 | 17 |
4.000 | 14 | 22 |
4.500 | 21,3 | 27,5 |
5.000 | 26 | 39 |
5.700 | 29,5 | 54 trim 0 |
5.900 | 34 | 53 trim 5 |
Condizioni generali di prova
Meteo: lieve brezza, mare calmo, sole
Carichi: 3 persone, dotazioni di bordo, 250 litri di carburante, 40 litri di acqua
- Velocità minima in planata 12,5 nodi
- Velocità di crociera economica 21,3 nodi
- Velocità di crociera veloce 29,5 nodi
- Velocità massima raggiunta 34 nodi
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Luciano Pau
Giornalista iscritto all’Ordine Interregionale del Lazio e Molise dal 1995, vanta un’esperienza di oltre 35 anni nel mondo della nautica e dello sport, tra cui la pesca, che segue ormai assiduamente da oltre 10 anni. Ha collaborato per vent’anni con alcune delle principali riviste del settore nautico e pesca, occupandosi di test d’imbarcazioni e di gommoni, di articoli tecnici legati alle tematiche nautiche e motoristiche in genere, di elettronica, attrezzature da pesca e seguendo eventi a livello nazionale ed internazionale. Oggi è direttore del web magazine Fishing Boat Magazine ed organizzatore di eventi.