Chi l’ha detto che quando arriva il freddo si debba smettere di pescare? Basta attrezzarsi adeguatamente e si può portare avanti la propria passione senza particolari patemi.
• Luciano Pau
L’autunno e l’inverno sono in grado di regalare giornate piene di colori, grazie ad un sole a volte meno stabile ma che fa capolino dietro qualche nuvola, a qualche strisciata di cielo azzurro che si affaccia dietro una montagna ma anche, e più semplicemente, attraverso i colori sgargianti di alcune prede che d’inverno si vanno ad insidiare. Pensate ad esempio ai fantastici colori delle lampughe che si stagliano in un mare blu profondo, di quello rosato dei pagelli insidiati e recuperati su di una cigliata. Insomma, non è assolutamente vero che il freddo possa inibire totalmente gli appassionati della pesca. E’ che, diciamolo, occorre attrezzarsi debitamente, onde evitare che la passione diventi un incubo. In questo periodo ci si può imbattere nella fastidiosa pioggia, nel freddo gelido delle prime ore mattutine, ma anche una sferzata d’acqua tirata a bordo da una folata di vento che spazza la cresta di un’onda in questo periodo è tutt’altro che gradevole. Diventa quindi importante, per la pratica del nostro sport in serenità, attrezzare lo scafo con cui si va a pesca, ma anche la nostra persona, nel migliore dei modi. Iniziamo parlando dello scafo e di alcuni accorgimenti da adottare. Se si dispone di un cabinato anche piccolo, una buona parte dei problemi è già risolta. Nelle ore più fredde, la notte, ma anche durante le fasi di trasferimento, si potrà contare su di una copertura che renderà più gradevole il tutto. Un rifugio da utilizzare anche per prepararsi un caffè, o consumare una bevanda calda portata da casa dentro il thermos, sfamarsi o semplicemente riposare un pochino in attesa di un’abboccata. Magari, se si è in due a bordo, facendo i turni per non lasciare scafo e canne incustoditi, ma soprattutto per evitare che si avveri ciò che tutti conosciamo come un detto “chi dorme non piglia pesci”!
Il poter disporre di una cabina è sicuramente psicologicamente confortante e può invogliare ad uscire con una certa continuità anche nei periodi freddi. Se poi si tratta di un cabinato di una certa grandezza il tutto è amplificato, compreso il numero di persone ospitabili a bordo. Ma se si dispone di un open? Beh, diciamo che i cosiddetti Center Console in commercio sono davvero tanti e sono studiati proprio bene per andare a pesca però, ovviamente, il notevole spazio vivibile in coperta per pescare non offre riparo, tranne per alcune soluzioni di Open americani che sono progettati con un’area spogliatoio o WC in console (ma è troppo piccola per anche solo riposarsi) o scafi più grandi che prevedono sotto al piano di camminamento, con accesso dalla console, aree multifunzione. Per tutti gli altri open esistono però tante soluzioni per consentirne l’uscita invernale.
Cominciamo intanto con sottolineare l’importanza di disporre o meno di un T-Top. Se d’estate questo accessorio protegge dal sole, d’inverno diventa una protezione contro la pioggia e mitiga il freddo. Eppoi può essere corredato di tende finestrate in PVC o in tessuto idrorepellente in grado di avvolgere del tutto l’area di pilotaggio. Queste tende offrono diversi vantaggi. Possono isolare l’ambiente di pilotaggio durante la sosta in porto e tenere lontani occhi indiscreti, possono isolare l’area durante la navigazione, garantendo a pilota ed equipaggio quel riparo che potrebbe garantire una cabina, riparare dall’umidità, dalla pioggia ed anche dalle secchiate d’acqua. Il fatto di avere delle finestre in PVC garantisce un costante controllo visivo tutt’intorno, ma anche aerazione parziale quando serve. Si montano e si smontano con una certa facilità grazie ad apposite cerniere e possono essere composte da più parti per favorire molteplici tipi di chiusura, parziale o totale. Che chiedere di più…. Un altro accessorio molto utile da avere a bordo quando fa freddo è ovviamente un focherello. Questo può essere garantito da una cucina attrezzata, se si tratta di un cabin o di un open strutturato con angolo cottura, ma in alternativa può andare bene anche uno di quei fuochi da campeggio a gas con cartuccia, amovibili. Il potersi preparare un caffè durante le varie ore di pesca, o una qualsiasi bevanda non ha prezzo. Infine, top dei top per scafi con cabina, è poter disporre d’inverno di un riscaldatore d’ambiente. Che si tratti di un vero e proprio impianto di climatizzazione, che torna utile d’estate per rinfrescare e d’inverno per riscaldare o, nella soluzione più semplice, anche di una stufetta a corrente da collegare ad una presa elettrica a bordo, a patto di predisporre un sistema di alimentazione autonomo (un generatore di corrente) o un efficiente sistema di ricarica, in modo da evitare poi di non aver più energia sufficiente per rimettere in moto il motore. Prossimamente parleremo di alcuni capi di vestiario utili d’inverno.