L’unione fa la forza!
Se individualmente sono molto interessanti, insieme, lo Zar 79 SL ed il nuovo Suzuki DF300BMD formano un connubio di potenza, comfort e prestazioni, davvero azzeccato.
• Luciano Pau
Il DF300BMD è il motore esacilindrico presentato un anno fa da Suzuki, derivato dalla struttura e gruppo termico della punta di diamante della casa di Hamamatsu: il DF350AMD. Cosa cambia tra i due? Cambia la potenza, sia nominale che erogata, ma sotto calandra sono praticamente uguali, a cominciare dalla cilindrata di quasi 4.4 litri, ai sei cilindri con angolazione a V di 55° serviti da 4 valvole ognuno, a loro volta gestite da un bialbero a camme in testa (DOHC), all’asse di trasmissione disassato, ai pistoni lavorati con lo “shot peening”, ossia un sistema di bombardamento delle teste con pallini metallici al fine di creare piccole depressioni utili nella distribuzione della pressione durante la combustione. È proprio nel sotto-calandra infatti che si concentra gran parte della tecnologia avanzata Suzuki, compresa la tecnologia #consumameno – Suzuki Lean Burn, che fa consumare quanto necessita, senza esosi esuberi, gestendo al meglio combustione ed iniezione del carburante in base alle varie situazioni di navigazione. Ma sotto quella calandra grande, ma anche elegante, si celano tanti altri sistemi importanti. Ad esempio il sensore del battito per rilevare anomalie di combustione, un rilevatore di acqua nel carburante, un sistema di raffreddamento del carburante prima del suo ingresso nelle camere di combustione, ma anche il collaudato sistema di iniezione elettronica sequenziale multi-point, la catena di distribuzione a bagno d’olio autotensionabile, il sistema di aspirazione a doppio stadio (Suzuki Dual Louver System), la distribuzione a fasatura variabile (V.V.T.), e i doppi iniettori, più piccoli del normale per meglio concentrare l’iniezione del carburante nei cilindri al momento giusto. Come il “fratello più grande”, adotta poi un rapporto di compressione importante di 12,0:1, di concetto derivante dal mondo delle corse, un albero di trasmissione disassato rispetto a quello motore, per ridurre i gravami di peso sullo specchio di poppa, abbattere le vibrazioni e montare eliche di diametri maggiori, e pistoni nuovi,. Rispetto alla versione DF300 precedente inoltre, questo motore, sempre come il DF350AMD, acquisisce nuove soluzioni inedite.
A cominciare da un piede ridotto del 4% nella parte rivolta verso lo scafo, in grado di diminuire l’attrito con l’acqua e di conseguenza aumentare le prestazioni di circa il 2%. E’ un piede che tra l’altro oggi richiede meno olio, essendone stata ridotta, da 3,2 a 2,8 litri, la capacità interna. Nuova anche la timoneria integrata, che significa meno ingombri a vista, più pulizia dello specchio di poppa ed aree limitrofe, oltre ad una guida più confortevole e precisa. Se si acquista anche il joystick opzionale, si fruirà anche del sistema steer-by-wire, che consente il controllo elettronico della timoneria, con regolazione automatica del timone e sistema di ormeggio assistito. Rimane invece invariato rispetto alla versione precedente il sistema a doppia elica Suzuki Dual Prop, che offre maggiore direzionalità, abbattimento del fenomeno destrorso tipico di un mono-elica e maggiore potenza erogata, sia in marcia avanti che in retromarcia. Bene, questo motore, lo abbiamo provato in acqua installato su di un gommone Zar Formenti, il 79 SL. Si tratta di un RIB che misura poco meno di otto metri e pesa, a vuoto, poco più di una tonnellata. E prodotto da una delle aziende top del mercato, Zar Formenti, e fa parte della serie Sport Luxury, quella più ricca di dettagli ed accessori. È un RIB tipico della produzione ZAR, con un giusto connubio di tessuto gommato e vetroresina, per un battello robusto, spazioso e sportivo. Una spaziosità che si estrinseca attraverso due aree prendisole componibili. Quella di prua che si amplia sino alla console con l’inserimento di un piano di completamento, e quella poppiera, ottenibile asportando lo schienale del divano a U. I tanti gavoni e gavoncini presenti in coperta aiutano a tenere tutto in ordine ma nel contempo a portata di mano, così come quelli poppieri per le cime e le cimette in prossimità dello specchio di poppa o quello centrale sotto lo schienale del divano o, ancora, quello al centro del divano stesso, sotto ai cuscini, una grande cala in cui trovano posto le batterie ma anche tantissime altre cose oltre agli impianti di bordo.
È possibile accedervi, tra l’altro, anche attraverso due portelli laterali. Le due plancette di poppa favoriscono l’ingresso e l’uscita dall’acqua grazie ad una scaletta retrattile, mentre l’accesso a bordo è garantito da un passaggio sul lato destro poppavia. Superato lo schienale ecco il divano a “U” che si trasforma, come anzidetto in prendisole totale, in divano, oppure in area lunch. Dipende da come e se si posizionano il piano di completamento centrale/tavolo e lo schienale amovibile. Pilota e co-pilota dispongono di due poltroncine separate ma vicine, entrambe con cuscino anteriore sollevabile per ottenere un supporto lombare. Sotto ai sedili, sollevando il coperchio grazie ad un maniglione in acciaio, c’è un’area cooking (due fuochi ed un lavello con specchio) e più in basso una cella frigorifera nella parte rivolta verso la console, e due portelli nella parte poppiera. Qui è anche presente un robusto maniglione in acciaio per tenersi in navigazione. La console è moderna e funzionale. Ha parabrezza inclinato per deflettere l’aria, maniglioni laterali per pilota e co-pilota cui tenersi, un piano orizzontale in alto con vano portaoggetti, volante a tre razze a sinistra, penisola per il monoleva e poi tanto spazio per check panel, radio, strumenti ed altri MFD. Anteriormente la console ha divanetto fronte marcia con sottostante vano portaoggetti comunicante in console e schienale. A prua un unico grande gavone centrale con coperchio servito da pistone a gas, oltre a due gavoncini trapezoidali sulle murate in vetroresina, comodi per cime o oggetti lunghi da non avere in mezzo ai piedi. Il tutto servito da corrimano in acciaio sulle falchette. Lo Zar 79 SL culmina a prua con una plancetta integrata nella struttura di vetroresina che si estende oltre la sagoma del battello. È ideata per contenere il calumo dell’ancora, la quale è esterna, il che rende la plancetta totalmente calpestabile. Del battello ne esiste anche una versione PLUS, che prevede locale toilette separato con WC, lavello ed impianto idrico.
In acqua
È il momento di salire a bordo e di provare questo abbinamento che rappresenta il massimo per ciò che riguarda la motorizzazione installabile. La prova viene fatta sul Lago Maggiore, in una giornata con sole, acque ferme ed assenza di vento. Come carichi presenti a bordo abbiamo: 4 persone quale equipaggio, il pieno di carburante, ossia 400 litri e le dotazioni di sicurezza. Apprezzo sin da subito la silenziosità del motore al minimo e la pronta risposta dei comandi, sia di accelerazione (ad impulsi e non a cavi) che della ruota di governo. Passiamo subito al tempo d’ingresso in planata, con il trim in assetto neutro. Trascorrono esattamente 3,5” per uscire dal dislocamento e trovarci a 3.000 giri ad una velocità di 14,5 nodi. Al disotto di questo regime di giri si comincia a perdere la planata, non dimenticando che si tratta di un battello che pesa, al momento della prova, motore, carichi e dotazioni inclusi, quasi 2 tonnellate. Pigio sul monoleva e porto i giri a 3.500 rpm. La velocità da Gps è di 22 nodi, mentre i consumi sono di circa 33 litri/ora. Continuo nell’ascesa dei giri. A 4.000 sono già a 26 nodi che reputerò, alla fine, una buona andatura di crociera tranquilla, considerando che a questa velocità si consumano 44 litri/ora con a disposizione quindi un’autonomia a pieno carico di carburante, di circa 9 ore. Continuo a salire di giri mantenendo il trim neutro. Passo a 4.500 rpm con velocità di 30 nodi e consumi di 62 litri/ora, poi a 5.000 rpm con velocità di 34,2 nodi e consumi di 83 litri/ora, poi cerco il massimo della velocità senza toccare il trim. Arrivo a 5.500 giri, cui corrisponde una velocità di 37,7 nodi e consumi di 102 litri/ora. Adesso tocca far scaricare la carena. Correggo l’assetto progressivamente tenendo d’occhio i giri/motore. A 6.000 giri controllo l’altezza del trim e rilevo che è al 50% della sua corsa. A carena alleggerita di attrito arrivo a toccare i 43,6 nodi, con i consumi che svettano a 110 litri/ora. Sottolineo però che questo tipo di test serve più che altro a verificare quali siano le prestazioni raggiungibili, in quanto ritengo il valore di velocità massima solo interessante per gli smanettoni, non per chi naviga costantemente o periodicamente per medi e lunghi tratti. In questo caso, il dato più importante è sicuramente la velocità di crociera o al massimo una velocità ottenibile tra i 4.500 ed i 5.000 giri, al fine di mantenere un giusto compromesso tra velocità e consumi. Oltre si rischia inutilmente molto, ed è una navigazione oltre che impegnativa, molto più costosa. Non ci sono onde naturali, tranne quelle prodotte dai traghetti turistici in transito, quindi ne approfitto, accelero ed attraverso la loro scia scegliendo il punto ove l’acqua si solleva maggiormente. Impatto morbidamente di prua e ammaro con estrema morbidezza e sicurezza. Passo alle accostate, prima larghe ed a 5.000 giri, poi sempre più strette, abbassando il trim onde evitare inutile ventilazione delle eliche fino a chiudere il cerchio. Ottima anche la stabilità trasversale e, come rimetto dritto il timone ed affondo le manette, il potente motore tira fuori la sua esuberanza ed in un attimo siamo di nuovo in navigazione lineare. Un bel test, in acque non impegnative, sia chiaro, ma tale da dar modo di apprezzare l’assetto del battello ed il suo comportamento, così come le prestazioni, l’esuberanza a richiesta, la silenziosità di questo motore ed i suoi consumi che, come detto, se ben gestiti, portano veramente “lontano”…
Le caratteristiche tecniche – Motore Suzuki DF300BMD
Tecnologia | 4T |
Architettura | 6 cilindri a V 55° DOHC + 24 valvole |
Cilindrata | 4.390 cc |
Alesaggio per corsa | 98 x 97 |
Regime di rotazione | 5300 – 6300 rpm |
Potenza nominale | 220,5 kW (300 hp) |
Alimentazione | Multipoint elettronica sequenziale |
Rapporto di riduzione | 2,29: 1 |
Alternatore | 54 A |
Peso | Kg. 352 |
Prezzo di listino (I.V.A. esclusa): € 34.100
Importatore e distributore esclusivo per l’Italia:
SUZUKI ITALIA S.p.A.
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 – Robassomero (TO)
Tel. Numero Verde 800-452625
www.marine.suzuki.it
Le caratteristiche tecniche – ZAR 79 SL
Categoria di progettazione CE | B/C |
Lunghezza f.t | m. 7,80 |
Larghezza f.t. | m. 2,86 |
Compartimenti stagni | n. 6 |
Diametro tubolari | 0,58 m |
Peso senza motori | kg. 1.100 circa |
Potenza max installabile | 300 hp FB |
Carburante di serie | litri 400 |
Portata persone | n.14 |
Motorizzazione prova | 1 x 300 hp DF300BMD Suzuki – Elica 3 pale in acciaio da 21” |
ZAR FORMENTI S.r.l.
Rilevamenti
Giri | Nodi | Consumi totali |
600 | 2,8 | 2,4 |
1.000 | 4,5 | 4,6 |
1.500 | 6,2 | 7,6 |
2.000 | 7,7 | 11 |
2.500 | 9,3 | 19 |
3.000 | 14,5 | 26,7 minimo planata |
3.500 | 22 | 33 |
4.000 | 26 | 44 |
4.500 | 30 | 62 trim 0% |
4.500 | 33 | 84 trim 50% |
5.000 | 34,2 | 83 trim 0% |
5.500 | 37,7 | 102 trim 0% |
6.000 | 43,6 | 110 trim 50% |
Meteo: sole, lago calmo, assenza di vento
Carichi: 4 persone, dotazioni di bordo, 400 litri di carburante
- Velocità minima in planata 14 nodi
- Velocità di crociera economica 26 nodi
- Velocità di crociera veloce 34 nodi
- Velocità massima raggiunta 43,6 nodi
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Luciano Pau
Giornalista iscritto all’Ordine Interregionale del Lazio e Molise dal 1995, vanta un’esperienza di oltre 35 anni nel mondo della nautica e dello sport, tra cui la pesca, che segue ormai assiduamente da oltre 10 anni. Ha collaborato per vent’anni con alcune delle principali riviste del settore nautico e pesca, occupandosi di test d’imbarcazioni e di gommoni, di articoli tecnici legati alle tematiche nautiche e motoristiche in genere, di elettronica, attrezzature da pesca e seguendo eventi a livello nazionale ed internazionale. Oggi è direttore del web magazine Fishing Boat Magazine ed organizzatore di eventi.