Varazze è stata la location di arrivo e conclusione dell’impresa organizzata dal Club del Gommone di Milano a bordo di un gommone Nuova Jolly con motore Suzuki DF300BMD
• Redazione
Cinquanta sono stati i giorni di navigazione necessari per completare l’impresa, denominata Missione Olimpia 2025, organizzata dal Club del Gommone di Milano, patrocinata dalla FIM e da Confindustria Nautica. Il mezzo impiegato per l’impresa, che ha visto percorrere ben 3.903 miglia e alternarsi ben sette equipaggi (totale 27 soci del Club), è stato un Nuova Jolly Prince 27, battezzato Barbarossa, abbinato a un fuoribordo Suzuki DF300BMD. Nei cinquanta giorni è stato attraversato il Mediterraneo, sono state affrontate condizioni meteo-marine spesso avverse, come mare formato fino a Malta, pioggia e venti tesi in direzione Skiathos e Skyros con addirittura un blocco dell’evento ordinato dalla guardia costiera. Ma tutto alla fine è andato bene. Tra i momenti da ricordare in assoluto l’arrivo a Malta, una vera e propria rivincita contro il mancato approdo del 2023, a Olimpia con il trasporto della bandiera olimpica, il passaggio attraverso il Canale di Corinto, appena riaperto, oppure ancora l’esplorazione delle isole del Dodecanneso fino a Kastellorizo e il suggestivo attraversamento delle Cicladi. Oppure ancora in Italia il transito a Lipari, Ponza, Giglio e Isola d’Elba. Grazie ai Social, che hanno divulgato e tenuti aggiornati sugli spostamenti, si è registrata una grande accoglienza in tutti i porti toccati, in ultimo a Varazze, dove l’impresa si è conclusa. Insieme al gommone Nuova Jolly, come detto, altro protagonista è stato il fuoribordo Suzuki DF300BMD, con la doppia elica (Suzuki Dual Prop), i suoi sei cilindri a V equipaggiati con 24 valvole, la sua cilindrata di 4.4 litri e il sistema #consumameno (Suzuki Lean Burn) che ha permesso di consumare in modo contenuto. Consumi che hanno toccato vette di 1,45 litri/miglio a una velocità di 23 nodi e 3.500 rpm, fino a 1,80/miglio a 32 nodi e 4.500 rpm.
Virginio Gandini, Presidente del Club del Gommone di Milano, ha voluto precisare che non si è trattato di una gara ma di un vero e proprio test di resistenza e capacità marinaresca, anche grazie alla partnership con Suzuki che supporta da anni le iniziative del Club.
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